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Il presidente dell’UE von der Leyen parla chiaro

Si prega di notare che questo testo è stato tradotto con il traduttore DeepL. Per questo motivo ci possono essere differenze rispetto alla versione tedesca. Grazie per la vostra comprensione.

Il presidente dell'UE von der Leyen parla chiaro

Con la crisi di Brexit e Covid 19, l’UE con la sua pretesa egemonica è sempre più sotto esame. L’UE, inizialmente propagandata come progetto di pace, sta diventando sempre più l’egemone della sovranità degli Stati nazionali. Il desiderio di essere una potenza economica tra Oriente e Occidente viene elevato al primato. La Svizzera non può rimanere indifferente a questo cambiamento di valori; il vantaggio economico a lungo termine sarà preservato se rimarremo uno Stato di diritto aperto, liberale e sovrano per il mondo intero. Da questo punto di vista, le future relazioni con l’UE dovrebbero essere messe alla prova.

Le paure si stanno dimostrando giustificate
La decisione della Corte costituzionale federale tedesca, secondo la quale la Corte di giustizia europea (EUgH) si era illegittimamente pronunciata nel caso degli acquisti di titoli di Stato multimiliardari della Banca centrale europea (BCE), ha fatto arrabbiare la Commissione europea. Il Presidente dell’UE si rivolge al pubblico nella seguente dichiarazione del 10 maggio 2020:

Osservando che «il diritto dell’UE ha la precedenza dinanzi al diritto nazionale; e che le sentenze della Corte di giustizia delle Comunità europee per tutti i giudici nazionali sono vincolanti», conferma pienamente l’esattezza della dichiarazione dei tiratori storici svizzeri in risposta alla lettera del 3 febbraio 2020 del Presidente della Confederazione Sommaruga (vedi: www.hischuetzen.ch).

Va ricordato che il voto dell’anno scorso sulla legge sulle armi ha insegnato ancora una volta ai tiratori storici che l’elettore o gli elettori sono stati informati solo parzialmente, se non del tutto, sulle reali conseguenze dei contratti conclusi e/o negoziati con l’UE.
Se l’UE è così disposta a trattare con la rispettabile massima corte tedesca, si può facilmente immaginare come si comporterebbe con il presunto «tribunale arbitrale» indipendente ad hoc dell’IstA.

Signora Presidente, per dirla in modo chiaro, l’UE è sovrana, gli Stati nazionali sono subordinati.